Archeologia, Antropologia e Scienze Cognitive
Potremmo chiamarla Psicologia Transculturale e Transpersonale applicata all’Archeologia. In particolare, mette assieme l’Antropologia (intesa come studio operativo delle principali Tradizioni umane) con le Scienze Cognitive. “Studio operativo” vuol dire pratica (e non soltanto teoria) della Medicina Tradizionale Cinese, dello Yoga, dello Sciamanesimo, ecc.
Applicare questo studio interdisciplinare all’Archeologia, mira a correlare quest’ultima con i funzionamenti reali ed alle potenzialità dell’uomo. Ciò può fornire un contributo alla distinzione di specifici orizzonti archeologici che appartengono al genere umano e ad ognuno di noi. E, in ultima istanza, a recuperare conoscenza anche effettivamente fruibile.
Un orizzonte archeologico è il residuo materiale di un orizzonte culturale, e questo –in termini neuropsicologici- è basilarmente un orizzonte percettivo. La percezione –a sua volta- è fondamentalmente la proiezione sul mondo di un tipo di funzionamento dell’uomo: sentire, capire, e interagire col mondo.
Possiamo oggi entrare in universi percettivi diversi da quelli nostri abituali? Possiamo farlo nella misura in cui queste prospettive ancora ci appartengono. E, se siamo in grado di farlo, vuol dire che quella prospettiva era dentro di noi a livello latente e l’abbiamo portata alla coscienza. I funzionamenti umani attuali galleggiano su una parte ancor maggiore di funzionamenti inconsci, come la parte emersa di un iceberg, come le tradizioni storiche documentate galleggiano su quelle del neolitico e del paleolitico.
Un uomo di conoscenza nativo americano o nepalese –ad esempio- ha una consapevolezza delle sue radici tradizionali molto superiore alla nostra. Egli dispone di una tradizione orale perfezionata e trasmessa trans-generazionalmente attraverso cui può facilmente risalire a migliaia di anni fa.
Certo, è povero di consapevolezza lo “sciamanesimo siciliano”, confrontato con quello nativo americano, africano, nepalese o siberiano. Ma ha conservato una terra carica di archeologia, di storia e di tradizioni. Possiamo fare interagire interdisciplinariamente queste conoscenze tra loro, in quanto esseri umani.